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Biotestamento: ipotesi 'canguro' al vaglio di Grasso

Sanità pubblica Redazione DottNet | 19/10/2017 12:30

L'obiettivo è di sbloccare l'iter del ddl. De Biasi,"oppure si va in Aula senza relatore"

Adottare il meccanismo del 'canguro' - che consente con la presentazione di un emendamento di 'saltarne' gruppi di altri velocizzando così le procedure di voto - al fine di sbloccare l'iter, al momento impantanato, del ddl sul Biotestamento in commissione Sanità al Senato. E' stata questa  la richiesta del M5S, accolta dalla presidente della commissione, Emilia Grazia De Biasi, che ha inviato una lettera al presidente del Senato, Pietro Grasso, sulla possibilità di adottare tale meccanismo per il voto in commissione.  

E' infatti, ormai, una corsa contro il tempo: perchè il ddl sulle Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat) o Biotestamento riesca ad arrivare in Aula al Senato in una data ancora utile per la sua approvazione, prima che Legge elettorale e Manovra giungano a Palazzo Madama acquisendo la precedenza, è necessario sbloccare nelle prossime ore l'empasse creatasi in commissione Sanità, dove sul provvedimento gravano ben 3mila emendamenti da votare.

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Una situazione complicata, come chiarisce la stessa De Biasi: "Ho chiesto - ha spiegato - di ritirare i 3mila emendamenti al ddl attualmente presenti, perchè ci troviamo in presenza di un atteggiamento ostruzionistico. Ap ha ritirato i propri 200 emendamenti ma la Lega non ha voluto ritirare i propri 1.500. A fronte di tale situazione, ieri abbiamo dato avvio alla votazione degli emendamenti e il M5S ha proposto di continuare la votazione adottando il meccanismo del 'canguro'. Dinanzi a tale richiesta - ha chiarito - ho dovuto informare il presidente del Senato, inviandogli una lettera in merito. Al momento attendiamo dunque che il presidente risponda e chiarisca se la commissione può adottare il meccanismo del 'canguro' per la votazione degli emendamenti".

I tempi, però, sono stretti. Per questo, ha avvertito De Biasi, "se la prossima settimana non interverranno fatti nuovi, sarà nelle cose che il provvedimento vada in Aula senza relatore; una potestà, quest'ultima, che non compete al relatore del provvedimento bensì alla Conferenza del capigruppo". Ad ogni modo, ha ribadito, "la prossima settimana sarà quella veramente cruciale per capire le sorti del ddl; infatti, dopo ci sarà la votazione della Legge elettorale, successivamente le elezioni in Sicilia e quindi la votazione della legge di Bilancio. E' perciò chiaro che la settimana prossima bisognerà definitivamente decidere in merito alle sorti del ddl sul Biotestamento". Una empasse per superare la quale Mdp chiede con forza che il ddl sia appunto portato in Aula senza il relatore, mentre il Psi si scaglia contro la Lega per il rifiuto di ritirare gli emendamenti. De Biasi, è la richiesta dell'Associazione Coscioni, "si dimetta come promesso, altrimenti sarà responsabile di 5 anni persi". 

  Il ddl di 5 articoli, approvato dalla Camera ad aprile, prevede che per depositare le disposizioni sul fine vita ci si dovrà rivolgere a notaio o pubblico ufficiale, ma sarà possibile farlo anche davanti a un medico del Servizio sanitario. Le volontà sono revocabili ed ognuno potrà disporre il rifiuto dei trattamenti sanitari. L'articolo 3, 'cuore' della legge, prevede che "ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso le Dat, esprimere le proprie convinzioni nonchè il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese la nutrizione e idratazione artificiali".

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